Qualcosa su di Noi
SALE DELLA TERRA SIAMO NOI
Siamo i chicchi di sale che ogni giorno si fanno seme nella terra feconda dell’incontro con la differenza e con la diversità; del lavoro nei campi dell’agricoltura coesiva e libera dal caporalato; del rispetto delle leggi negli atti amministrativi; della cura delle persone fragili; dell’artigianato lavorato dalle mani libere dalla tratta e dal disagio; della economia civile in cui ci sentiamo espressi.
Ognuno di noi è importante nel governo del tutto.
Siamo donne e uomini “sale della terra” e non “di” Sale della Terra.
Scopri di più sul nostro sito consorziosaledellaterra.it
La Nostra Storia
1 Il Consorzio “Sale della Terra” è una Rete di Economia civile a vocazione nazionale. Oggi conta, infatti, 11 consorziate, 257 dipendenti, tre Store in altrettante città, una pasticceria artigianale, un Bistrot, una rete di Fattorie e Orti sociali (che ospitano persone fragili in Budget di Salute), un Albergo Diffuso, quindici Sprar-Siproimi in altrettanti Piccoli Comuni chiamati “del Welcome”, tre Nodi Sale della Terra in Italia: “Sale della Terra Salento”, “Hayet” a Bojano-Campobasso, “Viandanza” a Fondi di Latina.
2 Il Consorzio “Sale della Terra” è una Rete di Economia civile a vocazione nazionale. Oggi conta, infatti, 11 consorziate, 257 dipendenti, tre Store in altrettante città, una pasticceria artigianale, un Bistrot, una rete di Fattorie e Orti sociali (che ospitano persone fragili in Budget di Salute), un Albergo Diffuso, quindici Sprar-Siproimi in altrettanti Piccoli Comuni chiamati “del Welcome”, tre Nodi Sale della Terra in Italia: “Sale della Terra Salento”, “Hayet” a Bojano-Campobasso, “Viandanza” a Fondi di Latina.
3 Agli inizi del 2017, la Caritas diocesana di Benevento emana il “Manifesto per una Rete dei Piccoli Comuni del Welcome” con il quale pone una domanda etica a tutti gli amministratori delle piccole comunità: “siete o no “accoglienti” con chi c’è e con chi arriva?”, intendendo per accoglienza quella rivolta alle persone fragili, sia residenti alla porta accanto che provenienti da paesi lontano. A quell’appello hanno inizialmente risposto quattordici Piccoli Comuni della Diocesi di Benevento.
4 Da quel maggio 2017, grazie alla animazione del Manifesto portata avanti da “Sale della Terra” anche attraverso il viaggio di “Ventotene, il Camper del Welcome” in cento piccoli comuni italiani, i Piccoli Comuni aderenti in tutta Italia sono trentadue, dalla Campania alla Calabria, dalla Puglia al Molise, dal Veneto all’Emilia e al Lazio.
5 “Sale della Terra” ha all’attivo cinque linee del proprio marchio: freschi e trasformati dell’agricoltura coesiva, che comprende anche l’olio evo; una linea enologica con “Ales” il greco, “Confine” la Falanghina, “Crespo”, il Barbera del Sannio, “Crocevia”, il rosato di Negramaro del Salento, “Gaudium” lo spumante di Falanghina; una linea di artigianato inclusivo, dal quale provengono le mascherine prodotte per l’Emergenza COVID 19 e in vendita su Gioosto; e i percorsi di turismo esperienziale attraverso i “BorghidelWelcome”.
6 Nei Piccoli Comuni del Welcome – che, nel 2017, diventa anche un progetto di Fondazione “Con il sud” – sono già attive sei Cooperative di Comunità (composte da persone migranti e persone residenti) ed altre cinque sono in corso di formazione. Il vero prodotto di “Sale della Terra”, però, è la coesione sociale che si crea nei territori e tra le persone e i territori, soprattutto quelli dei piccoli borghi a rischio spopolamento. Tutte le sedi e tutte le terre sono abitate, lavorate, amate, curate da persone in situazioni di fragilità, persone migranti, persone in misure alternative alla pena o che sono uscite da percorsi detentivi. 7 La vera forza, la persona: il centro gravitazionale del “Sale della Terra” che lo ha portato, da oltre un anno ad essere uno dei punti di riferimento della Economia civile italiana. Insieme a “Next, Nuova economia”, infatti, “Sale della Terra” ha fondato “Gioosto” una piattaforma e-commerce che raccoglie prodotti etici, di alta qualità e di profilo aziendale elevatissimo di tutta Italia che ha, come sede logistica italiana, proprio “Sale della Terra” a Benevento.